Anche il tuo bambino dimostra particolari difficoltà ad apprendere, è lento, ha bisogno di numerose ripetizioni e spreca molto tempo, con risultati mediocri o scadenti? A volte sembra rispondere a caso o senza pensare? Puoi capire quali sono le modalità del suo apprendimento e migliorarne le caratteristiche per avere i migliori risultati in ambito scolastico e nella vita.
La Batteria per la Valutazione Dinamica della Propensione all’Apprendimento (LPAD) di Reuven Feuerstein si basa sulla considerazione che l’intelligenza sia modificabile ad ogni età e ad ogni livello di funzionamento cognitivo. Tutti possono imparare di più e meglio.
La valutazione dinamica della propensione all’apprendimento pone il focus sul carattere e la natura del processi mentali, misurando la propensione all’apprendimento del soggetto determinando un indice di modificabilità attraverso il confronto con la propria performance iniziale. Il livello manifesto della prima performance viene confrontato con il livello che il soggetto stesso è in grado di raggiungere dopo un processo di mediazione da parte dell’esaminatore. Nel processo di mediazione il soggetto riceve l’insegnamento che gli serve per affrontare efficacemente il compito secondo i principi cognitivi rilevanti.
In questo modo l’esaminatore assume il ruolo di colui che interviene, commenta, chiede e dà spiegazioni tutte le volte che è necessario, sintetizza l’esperienza e anticipa le difficoltà, aiutando il bambino a riflettere non solo sul compito , ma soprattutto sulle modalità che il soggetto mette in atto per arrivare al raggiungimento di un obiettivo. Il risultato della valutazione dinamica è indice del livello di modificabilità del soggetto, vale a dire della capacità di apprendere una strategia e trasformarla in un linguaggio che la renda utilizzabile ovunque, in qualsiasi situazione. Così facendo, l’esaminatore indaga non i contenuti posseduti dal bambino, ma i processi mentali che costituiscono le strategie operative che si riferiscono agli atti fondamentali del pensiero, di come la mente processa la realtà nella prima fase detta di ingresso (input), in cui il soggetto raccoglie le informazioni;nella fase centrale di elaborazione, in cui il soggetto elabora, seleziona, confronta i dati; nella fase finale (output)in cui il soggetto esplicita la risposta.
Indagare il funzionamento cognitivo del bambino permette al riabilitatore di lavorare direttamente sulle funzioni cognitive carenti, per ristrutturare il pensiero e provocare una modificazione strutturale del funzionamento cognitivo, a qualsiasi età e in qualsiasi fase dello sviluppo.